Protestati possono firmare cambiali?

La domanda se i protestati possono firmare cambiali interessa una platea sempre più estesa, cresce infatti il numero di persone che hanno avuto problemi nel processo di rimborso di un finanziamento. Si tratta quindi di una questione fondamentale per sapere come muoversi, onde evitare rifiuti da parte di istituti finanziari. Ecco quali sono gli elementi da tenere presenti.

Protestati ed emissione cambiali: come funzionano le cose?

Cominciamo con lo specificare che la questione “protestati possono firmare cambiali” ha purtroppo un esito negativo. Gli iscritti al Registro in questione non possono infatti né emettere cambiali né firmare assegni, tutto questo fino a quando il protesto sussiste.

Un’alternativa utile per ovviare al problema è quella di procedere alla cancellazione del proprio nome dal Registro dei protestati e cattivi pagatori, che è un atto pubblico consultabile da chiunque ne faccia richiesta.

Protestati ed emissione cambiali: come cancellare un protesto

Chiedersi se protestati possono firmare cambiali è una domanda che, come già ricordato, ha risposta negativa, a meno che non si proceda a cancellare il protesto, possibilità che dal 2000 è appannaggio di chiunque sia iscritto al Registro.

Per cancellare un protesto è necessario procedere alla regolarizzazione del pagamento, il cui mancato versamento ha causato l’iscrizione nell’elenco. Se il pagamento avviene entro un anno dall’iscrizione nel Registro viene concessa la riabilitazione, che determina automaticamente la cancellazione del protesto, a meno che non ne siano maturati altri nel frattempo.

La riabilitazione è concessa dal Presidente del Tribunale. La domanda di cancellazione deve essere presentata corredata di marca da bollo presso la sede di competenza della Camera di Commercio.

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