Prestiti senza busta paga Poste Italiane: liquidità per precari

Prestiti senza busta paga: l’offerta di Poste Italiane

Tra le proposte più interessanti, nell’ambito dell’offerta Poste Italiane, figura Special Cash Postepay. Un prodotto in grado di intercettare un’esigenza che è emersa soprattutto in questi ultimi anni di crisi: l’accesso ai finanziamenti anche per chi non ha un reddito stabile e dimostrabile. Rientra infatti nella categoria dei prestiti senza busta paga Poste Italiane.

È in crescita il numero di quanti lavorano mediante contratti atipici, quindi precari, o che sono costretti a svolgere mansioni stagionali. Per questa categoria di persone ottenere un finanziamento, seppur piccolo, con i metodi tradizionali è davvero difficile.

Il senso di Special Cash Postepay non va però frainteso. Non è un prestito dedicato a coloro che non hanno un reddito. Purtroppo questo è ancora un requisito essenziale per chi intende ottenere del denaro in prestito. E’ bensì un finanziamento dedicato a quanti non posseggono una busta paga. Per tale motivo, tra i documenti richiesti per i prestiti senza busta paga Poste Italiane figura il CUD. Altri documenti sono la carta d’identità e il permesso di soggiorno, se il richiedente non è cittadino italiano.

Altre condizioni riguardano l’età, che non può essere inferiore ai 18 anni e superiore ai 70, e il possesso di una Postepay. Non serve infatti il conto corrente, visto che il denaro verrà versato direttamente sulla carta prepagata.

Prestiti Poste Italiane: come funziona il “senza busta paga”

Lo Special Cash Postepay è un finanziamento di piccolissima entità. Risulta quindi adatto alle spese improvvise, come il pagamento di una tassa più alta del previsto, una importante visita specialistica e così via.

Il funzionamento di questo prodotto è piuttosto semplice. E’ possibile scegliere fra tre possibilità di prestiti senza busta paga Poste Italiane, ognuna delle quali prevede una certa entità di erogazione, uno specifico importo da rimborsare e un determinato periodo di ammortamento. I tre scaglioni sono i seguenti:

  1. 750 euro di capitale erogato, 74 euro di interessi, 15 mesi di rimborso.
  2. 000 euro di capitale erogato, 136,50 euro di interessi, 20 mesi di rimborso.
  3. 500 euro di capitale erogato, 232,50 euro di interessi, 24 mesi di rimborso.

Un discorso a parte va condotto nel caso in cui a richiedere il prestito sia un lavoratore “stagionale”. Nella fattispecie, la questione si complica, visto che il periodo di rimborso non deve superare la data che segnala la fine del contratto. La complessità è espressione del fatto che il minimo periodo di rimborso è 15 mesi, e i lavoratori stagionali possiedono, nella maggior parte dei casi, contratti assai più brevi.

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