Guida ai prestiti per chi non ha busta paga 2022. Condizioni e garanzie richieste
Come ottenere finanziamenti senza busta paga 2022
Esistono prestiti per chi non ha busta paga? La risposta è affermativa. A causa della crisi di questi anni è sempre più diffusa l’esigenza di richiedere prestiti anche da parte di chi non ha un lavoro e le realtà creditizie hanno ormai recepito questa situazione.
Nel novero dei prestiti per chi non ha busta paga troviamo i prestiti senza busta paga, finanziamenti dedicati a quanti non hanno uno stipendio fisso dimostrabile. Si tratta di linee di credito che solitamente consentono di ottenere somme relativamente basse (al massimo 5 mila euro) da rimborsare con piano di ammortamento a rate mensili.
A chi si rivolgono
Possono ottenere i prestiti personali senza busta paga tutti coloro che non sono in possesso di un reddito fisso dimostrabile, tra cui troviamo:
- Studenti;
- Disoccupati;
- Casalinghe;
- Lavoratori in nero;
- Imprenditori;
- Lavoratori autonomi.
In alcuni casi possono scegliere di ricorrere ai prestiti per chi non ha busta paga anche quanti sono titolari di un contratto di lavoro dipendente. Si tratta però una pratica utilizzata solitamente solo da chi ha già impegnato parte della busta paga, tramite uno o più finanziamenti.
Questo perché se si hanno in corso prestiti le cui rate assorbono una quota di stipendio compresa tra il 35% e il 50% è come non avere una busta paga. In questi casi quindi è consigliabile ricorrere a garanzie alternative.
Le garanzie
Parlare di prestiti per chi non ha busta paga non significa però avere l’opportunità di accedere al credito senza presentare garanzie. Il fatto che un prestito personale venga concesso anche in assenza della busta paga infatti non vuol dire che la banca concederà il prestito senza alcuna garanzia.
Per ottenere credito da banche e finanziarie sono infatti sempre necessarie delle garanzie, che possono essere di natura reddituale oppure rientrare nella categoria delle cosiddette garanzie reali. Queste ultime comprendono diritti di pegno e ipoteca sui beni mobili o immobili del richiedente.
Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le garanzie più accettate per la concessione di un prestito personale senza busta paga.
Se il richiedente è lavoratore autonomo
Se a richiedere il prestito è un lavoratore autonomo, che quindi non dispone di una busta paga, l’accesso al credito è piuttosto semplice. sono molte infatti le banche e finanziarie che erogano prestiti personali anche a chi è autonomo e ai liberi professionisti.
In sede di domanda vanno presentati, oltre a carta d’identità e codice fiscali, i documenti attestanti il reddito (Modello Unico dell’anno passato e se possibile anche dei due anni precedenti). Dopodiché la banca valuterà la richiesta e deciderà se accordare o meno il finanziamento.
La valutazione della richiesta viene effettuata tenendo conto diversi fattori, tra cui l’entità del reddito, la somma richiesta e il passato creditizio del lavoratore.
Anche in presenza di un reddito alto infatti sarà difficile ottenere un prestito se il richiedente è segnalato nei database CRIF come cattivo pagatore o pignorato. Questo perché non potendo ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio, banche e finanziarie non si sentono abbastanza tutelate.
Prestiti con garante
Diversa è invece la questione per coloro che non possono vantare alcun reddito da lavoro. In questi casi la soluzione migliore è quella di richiedere la firma di un garante. Si tratta di un soggetto terzo che si impegna a pagare le rate del finanziamento al posto del beneficiario, qualora questo non fosse in grado di rispettare le scadenze fissate.
Affinché la richiesta di prestito venga accolta è fondamentale che il soggetto che si propone come garante abbia possa vantare una buona affidabilità creditizia. Non dovrà quindi risultare segnalato nei database Crif come protestato o cattivo pagatore e non deve aver subito pignoramenti.
Ovviamente è richiesta anche la presenza di un reddito fisso dimostrabile, preferibilmente derivante da un contratto di lavoro a tempo indeterminato o da una pensione. In alternativa è possibile per il garante mettere a disposizione della banca un eventuale immobile di proprietà, su cui verrà accesa un’ipoteca.
I tassi
Non essendo garantiti da un reddito fisso dimostrabile i prestiti per chi non ha una busta paga prevedono tassi d’interesse più alti rispetto a quelli applicati ai finanziamenti concessi in favore di chi dispone di un contratto di lavoro dipendente. Le banche tendono infatti a tutelarsi, a fronte di un maggiore rischio, applicando tassi più alti.
Trattandosi di prestiti personali, di norma il Tan applicato a questi finanziamenti è fisso. Il Taeg (per le condizioni che abbiamo visto) tende ad essere piuttosto alte e può anche superare il 10%.
In ogni caso, ricordiamo che prima di sottoscrivere un prestito personale è consigliabile assicurarsi che il tasso applicato non sia superiore al tasso di usura fissato periodicamente dalla Banca d’Italia. Per conoscere l’entità del tasso di usura è possibile consultare il sito ufficiale di Bankitalia.
L’offerta di Agos Ducato
I prestiti per chi non ha busta paga comprendono anche prodotti messi a disposizione da specifiche società finanziarie. Prodotti dedicati soprattutto a chi, pur non avendo una busta paga, può vantare un reddito da lavoro, ossia liberi professionisti, imprenditori e lavoratori atipici.
Tra gli istituti di credito che concedono prestiti per chi non ha busta paga troviamo per esempio Agos che propone Duttilio. Questo prestito flessibile si contraddistingue per la possibilità di richiedere una cifra compresa tra i 2.750 e i 30.000€.
A fronte del pagamento regolare di almeno 3 rate è possibile avvalersi di opzioni accessorie, come per esempio il congelamento temporaneo dei pagamenti in caso di difficoltà economiche e la variazione della rata mensile.
Esempio di prestito
Parlare di prestiti per chi non ha una busta paga implica un’analisi necessaria del prestito Duttilio. Per capire come funziona facciamo una breve simulazione, ipotizzando la richiesta di 3.000€. In questo caso a carico del beneficiario ci sarebbe una rata mensile pari a 258,06 € (piano di ammortamento di 12 mesi). L’esempio in questione prevede anche TAN fisso e TAEG variabile pari rispettivamente al 5,90% e al 6,07%.
Presentazione della domanda
Come si richiede questo prestito? Per farlo è sufficiente procedere sul sito ufficiale della finanziaria, tutto questo grazie alla firma digitale, che ha il medesimo valore di quella cartacea. Per quanto riguarda i requisiti è opportuno ricordare che il prestito è accessibile ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 75 anni e che può essere richiesto presentando carta d’identità, codice fiscale e documento di reddito.
A tal proposito ricordiamo che, in mancanza di una busta paga, è possibile fare riferimento a un vecchio CUD o al modello UNICO in caso di libera professione.
Prestiti con cambiali 2022
Come già accennato, i prestiti per chi non ha busta paga comprendono diverse tipologie di accesso al credito. Tra le più diffuse è possibile ricordare i prestiti cambializzati, finanziamenti che, come è chiaro dal nome, si basano sul versamento di cambiali entro una determinata data di scadenza stabilita in sede di sottoscrizione del contratto.
I prestiti per chi non ha busta paga vedono nei finanziamenti cambializzati una delle principali alternative di accesso al credito. Fondamentale è ricordare che per richiederli è necessario considerare anche alcune garanzie alternative che, nel caso che stiamo analizzando, prevedono la presentazione di una polizza vita aperta da almeno due anni oppure la scelta di richiedere l’intervento di un garante.
I prestiti cambializzati hanno un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e, in caso d’insolvenza, prevedono la possibilità che l’istituto che ha emesso i titoli esecutivi si rivalga sui beni del titolare del contratto di prestito.
Perché sceglierli: pro e contro
In linea di massima i prestiti cambializzati sono considerati l’ultima spiaggia per chi è alla ricerca di un finanziamento. Solitamente a richiedere questa forma di prestito sono cattivi pagatori e protestati che si sono visti rifiutare ogni altra soluzione di accesso al credito.
Il principale vantaggio dei prestiti con cambiali è rappresentato dal fatto che la somma richiesta viene concessa in tempi molto brevi. Nel caso in cui il richiedente abbia difficoltà a rispettare le scadenze fissate per le rate di ammortamento è possibile anche chiedere alla banca di rifinanziare una cambiale, ottenendo così un piano di rimborso flessibile.
Tuttavia sono da considerare anche diversi lati negativi tra cui un tasso d’interesse normalmente molto più alto di quello previsto per i tradizionali prestiti personali. A questo si somma poi il fatto che, come detto in precedenza, l’utilizzo di cambiali consente alla banca di richiedere l’immediato pignoramento dei beni del garante in caso di insolvenza.