Prestiti Inpdap mediante cessione del quinto
Grazie ad un accordo sottoscritto dall’Inpdap con numerose banche e società finanziarie, tutti i dipendenti statali con un contratto di lavoro a tempo indeterminato nonché i titolari di trattamenti pensionistici erogati dal suddetto istituto di previdenza, hanno la possibilità di accedere a prestiti e mutui ipotecari a tassi e condizioni particolarmente favorevoli.
Per ottenere il prestito inpdap mediante la cessione del quinto è necessario presentare la domanda direttamente agli sportelli degli istituti di credito e delle finanziarie aderenti all’iniziativa che provvederanno all’istruttoria delle pratiche mediante l’ausilio di propria modulistica.
In base agli accordi stipulati, gli enti erogatori avranno accesso per via telematica ai database dell’Inpdap per accertare in maniera rapida e senza possibilità di errore l’ammontare degli introiti percepiti dai richiedenti.
Ciò consentirà di calcolare l’entità della quota cedibile mensilmente e quindi approntare l’intero piano di ammortamento del prestito.
Rivolgendosi agli intermediari finanziari non sarà necessario in alcun modo giustificare la finalità del prestito richiesto.
Supposta la completezza della documentazione presentata e il soddisfacimento di tutti i requisiti necessari, i tempi di erogazione sono alquanto brevi. Dall’accettazione della domanda all’accredito sul proprio conto in media trascorrono 20 / 30 giorni.
Fermo restando il limite del quinto dello stipendio come valore massimo della rata mensile da rimborsare, non è previsto un limite massimo all’importo erogabile. E’ possibile modulare il periodo di restituzione da un minimo di 24 ad un massimo di 120 mesi. Parametro che deve essere valutato attentamente per cercare un equilibrio sostenibile tra il livello dei tassi applicato e l’entità della rata mensile da restituire.
Una volta concordato il tasso di interesse, il cui valore è diretta conseguenza delle scelte di politica monetaria di istituzioni quali la BCE, esso rimarrà invariato per tutta la durata del prestito.
Ciò consente di conoscere l’entità di ogni singola rata senza correre il rischio di avere sorprese derivanti da un improvviso aumento dei tassi.
Nel caso in cui il richiedente è un pensionato bisogna prestare attenzione alla sua età. Pur non essendoci un parametro unico adottato da tutti gli istituti di credito si tende a considerare 77 anni come il limite oltre il quale la domanda di finanziamento può anche essere respinta.