Prestiti con Crif negativa: le possibilità di accesso al credito
Crif: cos’è e a cosa serve
Cosa sono e come funzionano i prestiti con Crif negativa? Il mancato pagamento delle rate comporta dei problemi a breve termine (es. le more), ma anche a lungo termine. Per i cosiddetti cattivi pagatori è molto difficile finanziarsi. Ciò accade perché una società di nome Crif produce dati e li mette a disposizione delle banche, diffondendo le informazioni circa i finanziati. Esistono però dei prestiti con Crif negativa.
Il Crif è una società che raccoglie i dati sui clienti delle bianche. Il database rappresenta una risorsa imprescindibile per gli istituti di credito, dal momento che può essere consultata per stabilire se un individuo è in grado di adempiere ai suoi oneri oppure no. Ne consegue che l’iscrizione nella lista dei “cattivi pagatori” pregiudica a questi ultimi l’accesso al finanziamento.
L’aspirante finanziato, inoltre, non può consultare i dati a suo piacimento, sicché il rischio è affrontare un rifiuto senza sapere perché. La legge, tuttavia, impone al Crif di mettere a parte della propria situazione chi ne fa regolare richiesta. Il procedimento è molto lento e possono passare anche tre settimane.
Prestiti con Crif negativa: l’iscrizione al registro
L’iscrizione ai registri “negativi” del Crif, va detto, è temporanea. Il periodo di permanenza del proprio nome dipende dalla gravità dell’infrazione. Se un individuo non paga una rata, il suo nome rimane per dodici mesi successivi al risanamento.
Se le rata pagate sono due, il nome viene cancellato due anni dopo. Nei restanti casi, tre anni dopo. Al termine di questi ultimi, la banca dati semplicemente perde memoria delle informazioni circa una determinata persona.
Prestiti con Crif sporca: le alternative
E’ molto difficile accedere a un finanziamento per colori che sono iscritti al registro dei cattivi pagatori, almeno seguendo le linee tradizionali di credito. E’ possibile però usufruire di prestiti con Crif negativa, sebbene i prodotti offrano elementi di straordinarietà. Ecco quali sono:
- Prestiti con garante. In questo caso, i protagonisti del finanziamento sono tre: il finanziato, il finanziatore e un garante. Si tratta di una persona “terza” che letteralmente si prende le responsabilità in caso di eventuale mancato pagamento. Il garante deve offrire garanzie su tutti i fronti, deve avere un reddito stabile, una “fedina creditizia” pulita e così via.
- prestiti cambializzati. E’ un prodotto sui generis perché le rate si trasformano in cambiali. Il pericolo insolvenza rimane, ma i poteri di riscossione da parte delle banche sono molto più grandi. Le cambiali conferiscono infatti capacità esecutive, e consentono di procedere con il pignoramento in modo quasi immediato.
- Prestiti con cessione del quinto. Non tutte le banche riservono questo prodotto anche ai cattivi pagatori. Ad ogni modo, il pericolo di insolvenza è compensato dal meccanismo automatico di riscossione della rata, che viene letteralmente detratta dalla busta paga del finanziato.