Consigli prestiti personali: come individuare il prodotto più conveniente

Consigli prestiti personali: l’approccio alla selezione

I prestiti personali rappresentano un ottimo strumento di finanziamento. Sono pratici e veloci, molto più del classico mutuo. In genere sono accessibili anche per le esigenze più contenute, che riguardano quindi somme piuttosto basse. A prescindere dalla finalità, per individuare il prodotto migliore è necessario agire con prudenza e seguire pochi semplici consigli.

Tra i consigli prestiti personali più immediati, ce n’è uno che riguarda la comparazione. E’ bene, prima della richiesta, confrontare più offerte possibili e non fermarsi a quella che ci sembra di primo acchito la più conveniente. Il prestito personale è infatti uno dei terreni nei quali si decide la lotta per le quote di mercato, dunque le condizioni possono variare, e di molto.

Un altro consiglio è prestare attenzione ai dettagli. Tra i più insidiosi figurano gli obblighi inerenti il fronte assicurativo, che possono risultare molto onerosi. Va inoltre prestata cura alla questione dei conti correnti. Di frequente infatti l’accesso al credito è vincolato all’apertura di dispendiosi conti correnti. Conviene sempre informarsi su ogni requisito disposto dall’ente erogatore.

Consigli prestiti personali: i consigli di tipo tecnico

I consigli prestiti di tipo tecnico riguardano, come facilmente intuibile, gli elementi che compongono la rata o esercitano un forte impatto sulla questione del rimborso. In primo luogo, il contribuente che intenda richiedere un prestito personale deve senza remora alcuna informarsi preventivamente sul tasso di interesse e sull’entità della rata. In verità, non è molto difficile: sul Web vi sono comparatori in grado di offrire una panoramica molto ampia sulle caratteristiche del piano di ammortamento.

E’ conveniente anche decidere con cognizione di causa se contrarre un prestito con tasso fisso o tasso variabile. La scelta dipende soprattutto dal periodo storico in cui il prestito è richiesto. In questo momento, è consigliabile il tasso fisso, dal momento che gli interessi sono al minimo storico e in futuro potranno solo salire. E’ comunque una scelta determinata anche dall’elemento numerico, poiché il fisso è generalmente più caro.

Va fatta anche una valutazione generale sulla rata nel suo insieme. Ovviamente, i vari TAEG e TAN non sono gli unici elementi che compongono un finanziamento, e lo stesso si può dire dell’IRS (per i prestiti a tasso fisso) e l’EURIBOR (per i prestiti a tasso variabile). Ha un impatto importante sulla rata anche lo spread, che cambia da banca a banca. E’ quindi necessario informarsi su tutte queste voci, e verificare che la rata, nel suo complesso, non superi il 30% del reddito, soglia al di là della quale il rischio insolvenza viene reputato probabile.

Infine, va prestata attenzione alle commissioni e alle spese di istruttoria. In genere pesano poco, è vero, ma possono variare molto da istituto a istituto.

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