Cosa prevede l’ aggiornamento tassi mutui Inpdap e nuove finalità

Novità mutuo ipotecario Inpdap 2022

I mutui Inpdap sono finanziamenti a tassi di interesse agevolati dedicati a dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione. Prodotti che di recente sono stati oggetto di un’importante modifica delle condizioni. Negli ultimi anni infatti l’Inps ha fatto un aggiornamento tassi mutui Inpdap ed introdotto nuove finalità per la concessione dei finanziamenti.

A differenza di quanto accadeva in passato infatti è possibile richiedere un mutuo Inpdap anche per far fronte a finalità diverse dall’acquisto della prima casa. Nello specifico, dal nuovo Regolamento approvato nel 2015 sono ammesse tra le finalità di spesa anche interventi di ristrutturazione, manutenzione e trasformazione della casa di proprietà.

Tra le finalità per cui è possibile ottenere un mutuo ipotecario Inpdap è stata introdotto anche l’acquisto o la costruzione di un box o un posto auto. La somma massima finanziabile varia a seconda della finalità del mutuo, ma non può mai eccedere i 300 mila euro. Il piano di rimborso può durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni.

Nuovi tassi mutui Inpdap

Passiamo quindi alla questione dell’ aggiornamento tassi mutui Inpdap. Con la determinazione presidenziale del 25 maggio 2022 l’Inpdap ha modificato le condizioni per la definizione dei tassi applicati ai mutui con interesse fisso.

Nello specifico, i nuovi tassi per i mutui a tasso fisso sono definiti con i metodo del loan to value, ovvero in base al rapporto tra il valore del mutuo e quello dell’immobile. Riportiamo di seguito la tabella contenente i valori applicati ai Tan dei mutui a tasso fisso.

TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV)
Durata (fino a)≤ 50%50% – 80%> 80%
10 anni1,15%1,33%1,73%
15 anni1,51%1,69%2,20%
20 anni1,65%1,83%2,38%
25 anni1,97%2,03%2,65%
30 anni1,97%2,03%2,65%

Non vi sono invece variazioni per i mutui a tasso variabile. In questo caso infatti abbiamo un Tan pari al valore dell’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 200 punti base. A tal proposito si fa riferimento al valore del Euribor calcolato su 360 giorni. Valore che deve essere rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente.

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