Prestito Vitalizio Ipotecario
Come funziona il prestito vitalizio ipotecario
l prestito vitalizio ipotecario è una novità per il sistema creditizio nazionale, riservata a chi ha oltre 65 anni di età. È una soluzione introdotta nel nostro Paese solo dal 2005.
La legge numero 248 del 2005 ha infatti sancito che “il prestito vitalizio ipotecario ha per oggetto la concessione da parte di aziende ed istituti di credito nonché da parte di intermediari finanziari, di cui all’articolo 106 del testo unico di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, di finanziamenti a medio e lungo termine con capitalizzazione annuale di interessi e spese, e rimborso integrale in unica soluzione alla scadenza, assistiti da ipoteca di primo grado su immobili residenziali, riservati a persone fisiche con età superiore ai 65 anni compiuti”.
La titolare del dicastero dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha firmato il decreto che ufficializza l’introduzione operativa del prestito vitalizio ipotecario per gli over 60 poco prima di Dicembre 2015.
Il prestito vitalizio ipotecario legge è stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento italiano nel 2005. Questo primo passo non ha però rappresentato una svolta decisiva per via del vuoto di indicazioni normative.
Prestito vitalizio 2015: ecco cosa è cambiato
Il prestito vitalizio ipotecario legge ha visto un cambiamento importante nel 2015 con il varo della legge n° 44 del 2 aprile. Per capire di cosa si tratta specifichiamo che è un piano che prevede la possibilità per gli over 65 proprietari di un immobile di ricevere un finanziamento a fronte dell’iscrizione ipotecaria sulla suddetta unità.
La somma ricevuta deve essere rimborsata dagli eredi al momento del decesso del titolare principale del contratto di prestito.
Prestito vitalizio ipotecario: a cosa serve?
Quali vantaggi ha il prestito vitalizio ipotecario? Questa formula di prestito consente agli over 60 proprietari di unità immobiliari di monetizzarne il possesso.
La platea dei beneficiari del prestito vitalizio è formata da cittadini che, grazie al fatto di essere proprietari di immobili, hanno la possibilità di ottenere una liquidità corrispondente a parte del valore della proprietà.
Prestito vitalizio over 60: cosa è cambiato in 10 anni
Il decreto firmato nei giorni scorsi dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha reso operativo l’istituto del finanziamento vitalizio, che è stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento legislativo del nostro Paese nel 2005.
La legge 44/2015 ha cambiato radicalmente lo status quo portato alla luce 10 anni fa, allargando la platea dei beneficiari della prestazione e abbassando a 60 anni l’età minima per avere accesso al prestito vitalizio ipotecario (la soglia prima del varo della legge era 65 anni).
Prestito vitalizio ipotecario regolamento: come funziona?
Il finanziamento vitalizio ipotecario funziona in maniera molto simile a un prodotto molto famoso in ambito anglosassone, ossia il lifetime mortgage. Grazie al prestito vitalizio il proprietario di un immobile ha la possibilità di convertire in liquidità parte del valore dell’abitazione, continuando a risiedervi e considerando l’immobile come principale punto di riferimento per la garanzia di solvibilità.
Come poco fa ricordato, il decreto firmato dal Ministro Guidi ha allargato la platea di beneficiari di questo prestito, che costituisce un’alternativa molto vantaggiosa alla nuda proprietà.
Ovviamente prima di chiederlo è necessario avere le idee chiare su altre regole da seguire.
Prestito vitalizio: quanto si può chiedere?
Per capire come funzionano le cose in merito a prestito vitalizio ipotecario legge è bene entrare nel dettaglio del piano specificando quanto si può chiedere. Il prestito vitalizio ipotecario consente di richiedere una somma massima pari a 350.000€.
Per quanto riguarda il rapporto della somma richiesta rispetto al valore dell’immobile (loan to value), ricordiamo che più il richiedente è avanti con l’età, più ha la possibilità di richiedere una cifra vicina alla somma massima concedibile.
Per fare un esempio specifico, possiamo affermare che un 65enne interessato a un prestito vitalizio ipotecario può richiedere una somma pari al 10% del valore dell’immobile di proprietà.
Quali banche concedono il prestito vitalizio ipotecario
Entriamo ulteriormente nel vivo della questione prestito vitalizio ipotecario legge ricordando che solo alcuni istituti di credito, come per esempio Monte dei Paschi di Siena e Banca Intesa, consentono la richiesta di questa tipologia di prestito.
In sede di scelta della banca di riferimento è inoltre consigliabile valutare anche l’ammontare dell’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% nel caso in cui l’immobile ipotecato è registrato come prima casa d’abitazione del richiedente il prestito.
Rimborso del prestito vitalizio: cosa dice la legge
Per informarsi in maniera chiara in merito a prestito vitalizio ipotecario legge è bene ricordare che l’ordinamento prevede diversi casi in cui è necessario procedere con il rimborso integrale. Quali sono?
- Decesso del titolare del contratto di prestito. In questo caso gli eredi hanno la possibilità di estinguere il debito e di diventare proprietari dell’unità immobiliare.
- Trasferimento parziale o totale della proprietà o di altri diritti reali.
- Messa in atto di azioni che riducono il valore dell’immobile (rientrano in questo elenco le garanzie a favore di terzi)
- Attuazione di modifiche all’unità immobiliare senza previo accordo con la realtà creditizia che ha erogato il prestito
Se si verifica una di queste situazioni e il finanziamento non viene rimborsato entro 12 anni, l’istituto di credito ha la facoltà di mettere in vendita l’immobile sulla base del suo valore di mercato.
Come avviene il rimborso?
Il prestito vitalizio deve realizzarsi solo entro un anno dalla scomparsa del richiedente. Dovranno farsene carico gli eredi che procederanno con il rimborso. In alternativa nel contratto può essere introdotto il rimborso mediante la vendita diretta dell’appartamento fornito in garanzia.
Perché scegliere il prestito vitalizio ipotecario
È un finanziamento a lungo termine che è garantito dalla presenza dell’immobile di residenza. Può essere conveniente perché non prevede rimborsi o rate. Tutte le spese e gli interessi sono pagati solo alla scadenza, e risultano a carico degli eredi. Il contraente non ha quindi alcun impegno durante la propria vita.